involuzione

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Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

sabato 4 giugno 2016

JE SUIS ROBESPIERRE

Comunicato congiunto CGT, FSU, FO, Solidaires, UNEF, UNL, FIDL

La mobilitazione contro il disegno di legge del lavoro si sta radicando e segna una crescita che può durare fino ritiro della legge e la conquista di nuovi diritti.

La determinazione dei salariati, dei giovani, dei disoccupati e pensionati è impareggiabile, come dimostra il numero di manifestanti di oggi e il numero di iniziative nelle imprese, nei siti industriali, nelle aree commerciali.

La violenza dei propositi del governo, il disprezzo per il movimento sociale e l'ostinato rifiuto di ritirare il disegno di legge, rafforza questo impegno.

Le organizzazioni ribadiscono i termini della loro lettera congiunta inviata il 20 maggio al presidente Hollande in cui chiedono di essere ricevute. Mentre il presidente dice di fare del dialogo sociale il suo metodo di governo, le organizzazioni stanno ancora aspettando una risposta alla loro richiesta.

La mobilitazione dei lavoratori dipendenti, dei giovani, dei disoccupati è oggi maggioritaria, l'opinione pubblica resta sfavorevole in modo schiacciante alla legislazione e l'unità dei sindacati coinvolti, che rappresenta un fronte ampio e risoluto, rimane intatta.

Sono entrate nella mobilitazione migliaia di nuovi salariati, dalle più piccole alle più grandi aziende, di tutti i settori professionali. Molti settori sono impegnati, spesso in scioperi reiterabili, nelle raffinerie, nelle centrali nucleari, nei porti e nelle ferrovie, nei trasporti, ecc.

Le organizzazioni chiedono di proseguire e ampliare le mobilitazioni:
- Moltiplicando e sostenendo le azioni decise dai lavoratori nelle assemblee generali.
- Lavorando alla convergenza delle lotte intercategoriali con scioperi e manifestazioni nei prossimi giorni, in tutto il paese e tutte le categorie.

Ogni giorno la mobilitazione deve trarre un nuovo slancio:
- Realizzando all'inizio della prossima settimana il referendum deciso a livello intersindacale nelle imprese, nelle amministrazioni e nei luoghi di studio. Questo voto sarà presentato al Presidente della Repubblica nella seconda metà di giugno, nuovo momento cruciale della lotta.
- Creando le condizioni per il successo di una potente manifestazione nazionale il 14 giugno a Parigi.

Sono previsti nuovi incontri per assicurare l'organizzazione e il successo delle mobilitazioni e delle iniziative.

Montreuil, 26 Maggio, 2016

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