Non
è più quel capitano Barril che fu al centro di tutte le operazioni
segrete condotte dalla Francia in una certa epoca. Perché ha parlato un
giorno, l'ira del cielo gli è caduta sulla sua testa a più riprese, a
volte con l'aiuto e la complicità dei media.
***
Un
ex funzionario francese che ha ricoperto posizioni importanti nella
sicurezza interna e contro il terrorismo ha fatto una dichiarazione
spettacolare annunciando che ha documenti che provano che Aleksandr
Litvinenko, la spia russa morta per avvelenamento da polonio è stato
ucciso dai servizi speciali americani e britannici
In
una lunga intervista, che sarà pubblicata a breve, si va inoltre
affermando che l'uccisione di Litvinenko è stato un progetto dei servizi
speciali progettato per diffamare la Russia e Vladimir Putin, progetto
in cui è stato coinvolto il famoso oligarca russo Boris Berezovsky egli
stesso ucciso dal MI6 quando è diventato problematico. Si dice anche che
conosce il nome dell'operazione in codice "Beluga
L’ Operazione Beluga: un complotto anglo americano per screditare Putin e destabilizzare la Russia
Il
famoso esperto di sicurezza francese Paul Barril ha appena lanciato una
bomba: l'esistenza dell’Operazione Beluga, un’operazione segreta del
sistema di intelligence occidentale volto a minare la Russia e la sua
dirigenza
È questa la causa di gran parte della retorica delle minacce ormai diventate reciproche tra gli Stati Uniti e la Russia?
Barril
ha rivelato l’Operazione Beluga in una recente intervista con
l'imprenditore svizzero Pascal Najadi sulla morte di Aleksandr
Litvinenko nel 2006. Litvinenko era conosciuto come un ex spia molti dei
quali (in Occidente NDT) credono sia stato assassinato con il polonio
radioattivo su ordine di Vladimir Putin
Najadi
ha affermato che nell'intervista si parla della rivelazione che
Litvinenko sia stato effettivamente ucciso da "un italiano che avrebbe
somministrato il polonio 210 mortale". Ancora più sorprendente
l’affermazione che l'operazione sia stata condotta sotto gli auspici
degli Stati Uniti e del Regno Unito.
Nei
miei libri, The Phony Litvinenko Murder e Litvinenko Murder Case
Solved, ho scritto di una connection italiana. Ma non posso confermare
che Barril parlasse della stessa persona.
Le
accuse di Barrel devono essere prese sul serio. Si tratta di una figura
di fama dell’intelligence francese, conosciuto in Francia come il
"Superflic". Agli occhi del pubblico francese è una sorta di
combinazione fra Eliot Ness, James Bond e William Bratton. Per molti
anni è stato il comandante del GIGN, la leggendaria unità delle forze
speciali d’éliite, posta a capo di rango delle forze speciali "toste"
nel mondo, e ha ricoperto altri incarichi alto rango in materia di
sicurezza interna in Francia.
Da
quando ha lasciato il servizio governativo si è occupato dei problemi
della sicurezza, come imprenditore privato per i capi di stato del Medio
Oriente, America Latina ed Africa. È stato al centro di numerose
controversie nel corso degli anni ed è un noto autore. Non vi è dubbio
che egli ha accesso alle informazioni a livello statale che gli hanno
dato una certa prospettiva di questo caso.
Nell'intervista
Barril afferma che Berezovskij ha lavorato a stretto contatto con l’MI6
e la CIA per screditare la Russia e Putin e che importanti parti di
queste organizzazioni sono passate dalle mani di Berezovskij destinate a
partecipare a queste azioni. Barril ha affermato che Litvinenko è stato
uno dei portatori delle valigie di fondi che Berezovskij a inviato ai
destinatari.
«La
Russia non ha nulla a che fare con l'omicidio (di Litvinenko). Il caso è
stato confezionato sin dall'inizio. Il polonio è stato scelto come
veleno perché la sua produzione avviene in Russia e così avrebbe
coinvolto la Russia. L'obiettivo di tutta l'operazione era quello di
screditare Putin e l’FSB. Ciò è stato fatto perché la Russia ha bloccato
gli interessi degli Stati Uniti in tutto il mondo, in particolare in
Siria. E' stato un tentativo di indebolire il potere di Putin e
destabilizzare la Russia»
Nell'intervista
Barril cita quello che apertamente appare come il nemico di Putin, il
finanziere William Browder, come persona a stretto contatto con
Berezovskij negli sforzi di screditare Putin. Egli sostiene anche che
egli è sicuro che Berezovskij sia stato assassinato dai suoi compagni
del Servizio Segreto dopo che si erano resi conto che iniziava a
comportarsi in modo irregolare e dovevano ridurlo al silenzio prima che
vacillasse troppo.
Infine
afferma che si metterà a disposizione di un'inchiesta pubblica sul
caso, se condotta da una persona credibile. Egli suggerisce Carla del
Ponte come una buona opzione perché è convinto che non sia sotto il
controllo della CIA
Le
accuse di Barrel non mancheranno di sollevare nuove domande
sull'assassinio di Litvinenko avvenuto nel 2006, che nuovamente nel
gennaio 2016 ha ancora una volta avuto i titoli dei giornali quando un
inchiesta pubblica nel Regno Unito non è riuscita a determinare un
verdetto conclusivo
Il
caso risale a 10 anni, ma suscita sempre un ampio interesse pubblico a
causa degli ingredienti della misteriosa morte sullo sfondo dello
spionaggio: spie “barba finta”, controspionaggio, un avvelenamento
radioattivo, le accuse (che si sono definitivamente sfatate) che Putin
avrebbe "probabilmente" ordinato l'assassinio, squallide discoteche, un
oligarca caduto in disgrazia che finisce misteriosamente morto nella sua
stanza da bagno, vedove piangenti hanno messo in mostra l’assurdo
"show" di un processo politicizzato, grandi posture di politici ed altro
ancora.
Un autore navigato nel campo degli omicidi misteriosi sarebbe fatica a scrivere qualcosa di tanto surreale
Ricky Twisdale | 29 mars 2016
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