involuzione

involuzione
Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

giovedì 21 agosto 2014

Immaginate: l'Argentina

Immaginate: l'Argentina – e il resto dell'America Latina – sollecitate dall'Unione Europea, il burattino supremo dell'imperatore nudo, Sir Obama, a non fornire la Russia alimenti - verdure, frutta, carne - dopo che l'Argentina è stata 'punita' da un tribunale corrotto di New York a pagare 1,5 miliardi di dollari per i fondi fraudolenti degli avvoltoi della NML Capital e altri – al di fuori del suo attuale debito concordato di 29 miliardi di dollari – equivalenti alle riserve totali dell'Argentina. E sì, i fondi speculativi di copertura devono essere pagati al 100%, quando il restante 93% dei creditori ha approvato un tasso di rimborso del 20%. E, sì, il signor Griesa, il giudice comprato a New York, ha bloccato tutti i pagamenti dell'Argentina agli altri creditori, a meno che i suoi clienti avvoltoi siano pagati per intero. Così, l'Argentina è in difetto forzato: deve pagare tassi di interesse ora molto più elevati sui mercati monetari internazionali, se vuole davvero ancora beneficiare di crediti internazionali.
Inimmaginabile, ma vero.
In queste circostanze, la sconfinata arroganza di Bruxelles si aspetta che l'Argentina si accodi le sanzioni USA/UE contro la Russia, a cui la Russia ha risposto vietando tutte le importazioni dall'Unione Europea? E proprio mentre sta ora cercando di commerciare con il Sud America?
Non che la Russia abbia davvero bisogno di cibo dal Sud America: ha un enorme e ben disposto mercato asiatico a lei aperto. Il gesto della Russia è una mano tesa all'Argentina e al Sud America per liberarsi dalle pressioni economiche e politiche costantemente esercitate su di loro da Washington.
L'Argentina si metterà a ridere di una tale richiesta ridicolmente stupida da parte dell'Unione Europea.
Buon per la Russia – e buon per l'Argentina, il Brasile, il Cile, il Perù e altri – per sfuggire finalmente agli artigli dell'impero predatore di Washington e andare verso l'indipendenza, cioè verso una nuova area di sovranità economica e del sistema monetario mondiale.
Buon per i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), in quanto possono finalmente venire a un accordo tra di loro ed emettere la propria moneta, sostenuta da circa un terzo della produzione economica del mondo e da circa la metà della popolazione mondiale.
Naturalmente, una mossa così primitiva da parte dell'Unione Europea ci fa porre delle domande - i cosiddetti leader dell'Unione Europea, spinti dall'insondabilmentee insensato portavoce della NATO, Fogh Rasmussen, hanno perso l'ultimo briciolo di buon senso e di sovranità? Sono effettivamente degenerati al livello di manichini senza cervello e senza spina dorsale? Non si rendono conto che se riescono ad aiutare Obama e la sua macchina da guerra NATO assetata di sangue a coinvolgere la Russia nella terza guerra mondiale, allora i loro paesi con le innumerevoli basi NATO saranno i primi obiettivi della difesa della Russia? Vale a dire: l'Europa distrutta di nuovo?
Non si rendono conto che la Russia, dopo essere stata nella seconda guerra mondiale il liberatore chiave dell'Europa dalla morsa nazista – al costo di 25 milioni di vite russe – non solo vuole salvare l'Europa da un altro disastro umanitario, ma vorrebbe aiutarla a stare fuori dal proprio disastro economico – imposto da Wall Street – commerciando con l'Europa? Che la Russia e la Cina vorrebbero formare un'alleanza con l'Europa, un'alleanza di pace, non un'alleanza di guerra in stile NATO?
Possibile che l'Unione Europea non abbia visto la luce dopo che il signor Xi Jinping, presidente della Cina, si è recato questa primavera in Germania per offrire a madama Merkel una nuova via della seta, che collega Berlino con Shanghai? Uno straordinario potenziale per lo sviluppo economico in tutta l'Asia, lontano dalla decadente economia guerrafondaia di Washington, del Pentagono e del sistema finanziario ultra-corrotto dominato da Wall Street, dalla FED e dalla BRI (Banca dei regolamenti internazionali)?
L'Argentina e gli altri paesi latinoamericani invitati dalla Russia al commercio di cibo e di altre merci – molto probabilmente vedranno la luce.
Se non tutti i paesi dei BRICS sono ancora pronti con una valuta alternativa, slegata dal dollaro, per sostituire la macchina da soldi predatoria occidentale, la Russia e la Cina lo sono. I due paesi hanno forgiato una solida alleanza politica ed economica nel corso degli ultimi anni, hanno un PIL combinato di 21.100 miliardi di dollari (Cina – 19.000 miliardi di dollari; Russia – 2.100 miliardi di dollari, stime 2014), pari a circa il 27% della produzione economica mondiale (stima 2014 – 77.800 miliardi di dollari).
La Russia ha già annunciato che il rublo è supportato al 100% da base aurea – il che non è un riferimento a se stesso, ma esalta la solidità della produzione e l'output di costruzione del paese. Ciò a fronte di un PIL degli Stati Uniti di 17 miliardi di dollari, in gran parte basato sull'output della guerra e del complesso della sicurezza industriale, il che significa un PIL di distruzione – e sui consumi, così come su vuoti servizi finanziari e legali.
Mentre i paesi dei BRICS stanno combinando i loro sforzi, è ipotizzabile che la Russia e la Cina produrranno tra breve la propria moneta combinata – il 'Ruyuan', o 'Yuanru', slegato dal sistema monetario corrotto e predatorio occidentale; una nuova alleanza monetaria potrebbe anche sostituire il dollaro come valuta di riserva. Controllando più di un quarto della produzione economica del mondo e una maggioranza del mercato asiatico, una moneta Cina-Russia combinata disporrà di una base infinitamente più solida della base valutaria del dollaro fiat – così come di quella dell'euro – diventando una seria valuta di riserva. È solo una questione di tempo finché gran parte del resto del mondo approfitterà dell'occasione e abbandonerà il dollaro.
Tutto ciò di cui c'è bisogno è un paese che osa fare questo primo passo – senza paura di sanzioni, in quanto sono prive di significato in un nuovo sistema monetario.
L'Argentina farebbe bene a cambiare i propri pagamenti al 93% dei creditori con i quali ha raggiunto accordi di risoluzione del debito tra il 2001 e il 2010, passando dal rapace sistema finanziario dominata dagli Stati Uniti a quello della Russia e della Cina, e passando dal dollaro allo yuan e al rublo nelle due rispettive banche centrali - vedi anchehttp://www.informationclearinghouse.info/article39297.htm
L'Argentina potrebbe diventare il primo paese a liberarsi dalla costrizione economica degli immorali Stati Uniti – e allo stesso tempo stipulare accordi commerciali con la Russia e la Cina. Già oggi il 90% del commercio estero argentino avviene al di fuori del reame del dollaro USA.
La domanda che ci si pone è: che farà alla fine l'Europa, quando si renderà conto che si sta vivendo in un castello di carte che può crollare – e crollerà davvero – in qualsiasi momento? Che cosa accadrà all'euro linciato da Wall Street-FED-Troika (FMI, BCE, CE), quando il popolo che ha inventato il dollaro degenererà in mere macchine d'avidità e da guerra senza cervello? Quando diventerà capace di pensare da sola, di riconoscere la propria sovranità – il più alto bene che qualsiasi società organizzata possa rivendicare per se stessa?
Riusciranno alla fine i popoli dell'Europa ad alzarsi in piedi e a sbarazzarsi dei loro feudi neoliberali imposti da Washington, approfittando del soffio di aria fresca proveniente da Oriente, e cercare un'alleanza sana, lottando per la pace e i diritti umani?
Non è mai troppo tardi. L'Argentina potrebbe diventare la pietra angolare per una nuova era.

Peter Koenig (nella foto) è un economista ed ex impiegato della Banca Mondiale. Ha lavorato molto in tutto il mondo nei settori dell'ambiente e delle risorse idriche. Scrive regolarmente per Global Research, ICH, la Voce della Russia, Ria Novosti e altri siti Internet. È l'autore di Implosion – An Economic Thriller about War, Environmental Destruction and Corporate Greed, un romanzo basato su fatti e su 30 anni di esperienza nella Banca Mondiale attorno al globo

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