involuzione

involuzione
Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

sabato 5 gennaio 2013

Romania, fu vera rivoluzione?

A Est di Bucarest

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 Siamo a Vaslui, cittadina tranquilla nella Romania orientale; ricorre il 16º anniversario della Rivoluzione del Natale 1989. Virgil Jderescu, direttore della locale emittente televisiva, vuole organizzare un Talk Show in diretta per rispondere ad una semplice domanda: c'è stata davvero una rivoluzione in questa città? Cioè, la gente è scesa in piazza prima o dopo la fuga e quindi la caduta di Ceausescu? Perché se sono scesi in piazza dopo, allora non si tratta di Rivoluzione ma di semplici festeggiamenti.

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