Per circa tre anni, i nostri governi, la cricca dei banchieri e i media industriali ci hanno garantito che loro conoscevano l’approccio corretto per aggiustare le economie che loro avevano
in precedenza paralizzato con la loro mala gestione. Ci è stato detto
che la chiave stava nel balzare sul Popolo Bue imponendo “l’austerità”
al fine di continuare a pagare gli interessi ai Parassiti delle
Obbligazioni, a qualsiasi costo.
Dopo tre anni di questo continuo, ininterrotto fallimento, la
Grecia è già insolvente per il 75% dei suoi debiti e la sua economia è
totalmente distrutta. La Gran Bretagna, la Spagna e l’Italia stanno
tutte precipitando in una spirale suicida, in cui quanta più austerità
quei governi sadici infliggono ai loro stessi popoli tanto peggiore diventa il problema del loro debito/deficit. L’Irlanda e il Portogallo sono quasi nella stessa condizione.
Ora, in quello che potrebbe essere il più grande “mea culpa”
economico della storia, i media ammettono che questa macchina
governativa-bancaria-propagandistica della Troika ha avuto torto per tutto il tempo. Sono
stati costretti a riconoscere che l’approccio dell’Islanda al pronto
intervento economico è stato quello corretto sin dall’inizio.
Quale è stato l’approccio dell’Islanda? Fare l’esatto contrario di tutto ciò che i banchieri che gestivano le nostre economie ci dicevano di fare. I banchieri (naturalmente) ci dicevano che dovevamo salvare le Grandi Banche criminali a spese dei contribuenti (erano Troppo Grandi Per Fallire). L’Islanda non ha dato nulla ai banchieri criminali.
I banchieri ci dicevano che nessuna sofferenza (del Popolo Bue)
sarebbe stata troppo grande pur di garantire che i Parassiti delle Obbligazioni
fossero rimborsati al cento per cento di ogni dollaro. L’Islanda ha
detto ai Parassiti delle Obbligazioni che avrebbero ricevuto quel che
sarebbe rimasto dopo che il governo si fosse preso cura del popolo.
I banchieri ci dicevano che i nostri governi non potevano più
permettersi la stessa istruzione, lo stesso sistema pensionistico e di
assistenza sanitaria che i nostri genitori avevano dato per scontato.
L’Islanda ha detto ai banchieri che quello che il paese non poteva più
permettersi era di continuare a vedersi succhiare il sangue dai peggiori criminali finanziari
della storia della nostra specie. Ora, dopo tre anni abbondanti di
questa assoluta dicotomia nelle scelte politiche, è emerso un quadro
chiaro (nonostante gli sforzi migliori della macchina della propaganda
per celare la verità).
Nel loro stile tipico, nel momento in cui i media dell’industria
sono costretti ad ammettere di averci gravemente disinformati per molti
degli ultimi anni, vengono immediatamente schierati i revisionisti per
riscrivere la storia, come dimostrato da questo estratto da Bloomsberg Businessweek:
… l’approccio dell’isola al proprio salvataggio ha portato a una ripresa “sorprendentemente” forte, ha affermato il capo della missione del Fondo Monetario Internazionale nel paese.
In
realtà, dal momento in cui è stato orchestrato il Crollo del 2008 e i
nostri governi moralmente in bancarotta hanno cominciato ad attuare i
piani dei banchieri, io ho scritto che l’unica strategia razionale era
di mettere il Popolo prima dei Parassiti. Anche se non mi aspettavo che
i decisori della politica nazionale traessero la loro ispirazione dai
miei scritti, quando stilavo le ricette economiche per le nostre
economie non ho basato le mie idee sulla compassione o semplicemente
sul “fare la cosa giusta”.
Ho, invece, costantemente sostenuto che il fatto che “l’approccio
islandese” fosse l’unica strategia che aveva una possibilità di
riuscita era una questione di semplice aritmetica e dei più elementari
principi dell’economia. Quando Plutarco, 2.000 anni fa, scriveva che
“uno squilibrio tra i ricchi e i poveri è il male più fatale di tutte
le repubbliche” non stava ripetendo a pappagallo un dogma socialista
(1.500 anni prima della nascita del socialismo).
Plutarco stava semplicemente esprimendo il Primo Principio
dell’economia; qualcosa su cui tutti gli economisti capitalisti moderni
che ne hanno seguito le orme hanno basato le loro stesse teorie.
Quando gli economisti moderni esibiscono il loro gergo, come nel caso
della Propensione Marginale al Consumo, esso è francamente basato sulla
saggezza di Plutarco: che un’economia sarà sempre più sana
con la sua ricchezza nelle mani dei poveri e della Classe Media invece
che essere accumulata ricchi pidocchiosi (e giocatori d’azzardo).
Così quando i Revisionisti di Bloomberg tentano di convincerci che
la forte (e reale) ripresa economica dell’Islanda è stata una
“sorpresa” ciò potrebbe essere vero se nessuno dei nostri governi, nessuno dei banchieri e nessuno dei
preziosi “esperti” dei media comprendesse i più elementari principi
dell’aritmetica e dell’economia. E’ questo il messaggio che i media
vogliono comunicare?
Quello che qui è ancor più insincero è il tono congratulatorio di
questo esercizio di Revisionismo, poiché nulla potrebbe essere più
lontano dalla verità. Come ho detto in dettaglio in una serie di
quattro articoli un anno fa, la campagna di “stupro” economico
perpetrata contro i governi d’Europa negli ultimi due anni e mezzo (in
particolare) è stata espressamente mirata a cancellare “l’opzione islandese” per gli altri governi dell’Europa.
Uno dei motivi per cui l’Islanda è stata in grado di sfuggire alla
garrota della cricca bancaria occidentale è che la sua economia (e il
suo popolo) conservavano ancora una prosperità residua sufficiente a
resistere, mentre la cricca bancaria cercava di strangolare l’economia
dell’Islanda come punizione per aver respinto la loro Schiavitù del
Debito.
Così, l’austerità non è stata niente di meno di una campagna deliberata per distruggere queste
economie europee in modo tale che gli Schiavi fossero troppo
economicamente deboli per essere in grado di recidere il loro collare.
Missione compiuta!
Si può solo ritenere che né i media dell’industria né i Banchieri
Padroni avrebbero consentito che questo chiaro riconoscimento che
l’Islanda aveva ragione e noi avevamo torto comparisse sulle loro
pagine, a meno che si sentissero sicuri
di sapere che tutti gli altri Schiavi del Debito erano stati
paralizzati oltre la loro capacità di sfuggire mai a questa oppressione
economica.
In effetti, quale prova di questo, non dobbiamo che guardare alla
Grecia, l’unica altra nazione europea in cui c’erano state “avvisaglie”
(cioè rivolte) mirate a rovesciare il Governo Traditore che aveva
servito la cricca dei banchieri. Dopo due elezioni, la combinazione di paura e propaganda ha intimidito il popolo greco da lungo tempo sofferente al punto da fargli scegliere un
altro Governo Traditore, che si era espressamente impegnato a
rafforzare i vincoli della schiavitù economica. Quando gli Schiavi votano per la schiavitù, i Padroni degli Schiavi possono permettersi di gongolare.
Qui, lo scopo di questa propaganda di Bloomberg non è
stato di elogiare il governo islandese (quando sia i banchieri sia i
media dell’industria disprezzano l’Islanda con tutta la loro
considerevole malignità). Piuttosto, l’obiettivo di questa
disinformazione è stato di costruire una nuova Grande Bugia.
Invece della Verità, che dal primo giorno l’approccio islandese
era l’unica strategia possibile che avrebbe potuto avere successo,
mentre i nostri governi hanno scelto una strategia destinata a fallire,
otteniamo la Grande Bugia. I nostri Governi Traditori avevano agito
onestamente e onorevolmente e il successo dell’Islanda e il nostro
fallimento sono stati ancora un’altra “sorpresa che nessuno avrebbe
potuto prevedere”.
Abbiamo assistito esattamente allo stesso Revisionismo dopo lo
stesso Crollo del 2008, quando i media convenzionali hanno tirato in
ballo tutti i loro esperti nell’imbonimento per dirci che erano rimasti
“sorpresi” da quell’evento economico, mentre quelli del settore dei
metalli preziosi erano andati profetizzando un tal cataclisma, in
termini ancora più energici, per molti anni.
Il vero messaggio, cui, per i lettori, è che quando una strategia
economica del Popolo prima dei Parassiti ha successo non c’è nulla di
minimamente “sorprendente” al riguardo. Così come non è sorprendente
che il fatto che tutto il resto del mondo intorno a noi promuova il
benessere dei Parassiti, sia un bene soltanto per i Parassiti stessi.
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