involuzione

involuzione
Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

sabato 7 maggio 2016

Dedicatoria AGL'ITALIANI.

Nessun Italiano certamente non havvi, che di sufficiente raziocinio e di un cuore sensibile dotato, non s'irriti.....: non frema..... non s'adizzi, ogniqualvolta si faccia ad attentamente considerare la triste, vergognosa e ributtante situazione politica e civile, a che trovasi la sua patria ridotta! di quel paese, che al dir di Giovanni Muller, nella sua storia universale, sembra dalla natura destinato [xix] ad esser la sedia dell'impero del mondo; il quale, per mezzo delle sue spiaggie, così soggiunge, che comode communicazioni con tutte le parti della terra facilitavangli, poteva senza difficoltà la sua preponderanza mantenere; mentrechè il mare e le Alpi servivangli di baluardo; i porti d'Ostia, di Ravenna e di Misène tutte le sue imprese politiche e commerciali agevolavangli, era la varietà del terreno all'agricoltura ed all'educazione degl'armenti vantaggiosissima; la lunga catena degl'Appennini, dava a ciascuna provincia i vantaggi delle montagne ad un tempo, e delle pianure, e numerosi fiumi l'esportazione di tutte le produzioni del paese favorivano. Situata l'Italia quasi in mezzo al mondo civilizzato poteva facilmente tutti i popoli invigilare, e la sua posizione la metteva in caso di poter le provincie lontane dal centro dell'impero prontamente soccorrere; ma che! avremo noi d'uopo di riandare quanto viene da stranieri scritto rispetto al nostro paese? Non è [xx] a noi tutti per avventura ben noto che sopra un suolo dalla natura prediletto viviamo? E che tutte le fraudi, tristizie, e trappolerie dello straniero, e dei tiranni nostrali non pervennero, come ne tengono in cuore il pravo progetto, per anco ad inaridire? In poche parti della terra esiste un clima più temperato, più dolce, e nessun altro in Europa viene da' fisiologi più atto, più favorevole allo sviluppo delle fisiche e morali facoltà dell'uomo per esperienza stimato; oppure, sopra una montuosa superficie di nove mila leghe quadrate, nati sotto l'influenza di quel beato clima, giacciono inerti, e pazienti sotto la verga che li flagella, venti millioni d'uomini, in una perfetta nullità politica all'estero, e ributtante oppressione interna?


Carlo Bianco di St. Jorioz,1830




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