Sull'onda del successo di auto-produzioni come il fenomeno Paranormal Activity,
anche da noi si tenta la strada dell'horror chiuso tra le mura di casa
che punta più sulle atmosfere e sui colpi di scena che non sugli effetti
speciali di post produzione. Tempo di reazione non si nasconde e fin dall'immagine di locandina la mente torna al film di Oren Peli: ma una volta schiacciato play si scopre che c'è qualcosa di diverso nella creatura di Antonio Micciulli.
Come nella miglior tradizione horror, il regista vuole procedere in
modo metaforico e, attraverso un racconto dell'orrore svelare i veri
orrori della vita e della nostra quotidianità. Insomma, non ci si
accontenta di spaventare, ma si vuole dare anche un logos alla
paura: un obbiettivo nobile ed ambizioso che si deve confrontare con i
limiti strutturali di una piccola produzione che deve contare più sulle
buone idee che su un budget a cinque zeri.
Cause recenti e responsabilità remote
di chi ha costruito male per risparmiare sul materiale e sulle tecniche,
di chi doveva controllare, ma non lo ha fatto, agli amministratori che
hanno favorito la speculazione a discapito della sicurezza dei
cittadini. Interviste e testimonianze a sismologi, geologi, tecnici del
territorio e delle costruzioni, avvocati e giudici arricchiscono questo
film-documento. Sangue e Cemento è stato realizzato dal Gruppo Zero, un
collettivo di giornalisti, cineasti e comunicatori che producono
documentari d'inchiesta per un'informazione corretta e libera da
manipolazione. Perché L'Aquila non era inserita nella fascia 1 di
pericolosità sismica? Perché non era stata disposta nessuna politica
antisismica nel territorio abruzzese? Perché dopo l'inizio dello sciame
sismico (ottobre 2008) non erano state disposte misure adeguate? Perché
si consente di costruire nelle zone sismiche con materiali mescolati con
troppa acqua,sabbia salata, ferro di cattive colate, insomma perché si
costruiscono edifici destinati a crollare? Perché si tollerano le
infiltrazioni della criminalità organizzata nell'edilizia delle zone
sismiche? Perché le imprese che hanno costruito gli edifici crollati non
vengono escluse dalla ricostruzione? Perché la ricostruzione viene
gestita al riparo del controllo della popolazione? Perché la notte del 6
aprile 2009 sono morte 299 persone?
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