La lobby ebraica infiltrata in Europa, dopo aver deciso ed imposto a tutti di celebrare il 27 gennaio come “giornata della memoria” della shoah ha già predisposto con di imporre a tutti la “giornata del giusto“, che si celebrerà il 6 marzo, anniversario della morte nel 2007, guarda caso, di un ebreo Moshe Bejski, presidente della commissione dei giusti di Yad Vashem, la fiamma eterna che arde in quel ricettacolo di propaganda sionista.
La dichiarazione scritta (clicca qui per scaricare) è stata presentata al Parlamento europeo il 16 gennaio scorso. Gabriele Albertini, Lena Kolarska Bobińska, Ioan Mircea Paşcu, Niccolò Rinaldi e David-Maria Sassoli sono i primi cinque europarlamentari firmatari.
Come
mai ogni commemorazione genocida che l’Unione europea sforna affonda le
proprie radici nelle memorie olocaustiche e non in altri accadimenti
storici?
Nessun commento:
Posta un commento