Transumanesimo applicato all’autismo
Pubblicato da Milani Gabriele su 22 luglio 2012
Carissimi
genitori, credo di avere un bruttissimo difetto: dico sempre la verità e
quella verità a volte può generare comprensibile fastidio a coloro che
coltivano piccoli interessi sotterranei all’argomento trattato [vedi
A.B.A.].
Anche in questo caso non potete certo dire che non lo avevo anticipato, addirittura dalla frequenze degli amici di Radio MPA.
Ecco a voi il Transumanesimo
applicato all’autismo, e non è così futuristica la possibilità che
venga utilizzato prossimamente proprio dagli “addestratori” A.B.A.: chi è
causa del proprio male pianga se stesso!
Tralascio il discorso relativo alla
sensazione “umana” di come ci si potrà sentire nel vedere il proprio
figlio, o la propria figlia, lavorare al tavolino con la sosia di Marilyn Manson, splendida ragazza con occhi magnetici e lunghi capelli neri che vedete nel video allegato, si chiama FACE ed è un robot ideato per curare i bambini affetti da autismo.
Il sistema integrato FACE [Facial Automaton for Conveying Emotions] è stato creato dal Faceteam, il gruppo di ricerca del Centro “E. Piaggio” diretto da Danilo De Rossi, e a cui lavorano Daniele Mazzei, con il ruolo di Technical Leader, e i dottorandi Nicole Lazzeri e Abolfazl Zaraki.
Ho avuto il piacere di vedere FACE,
di persona, ad una mostra sulla robotica [ricordo che ho competenze di
chirurgia robotica] dal titolo “Futuro Remoto”, in cui venivano
presentate diverse opzioni robotiche di supporto alla medicina e alla salute. Lei, FACE, aveva particolarmente colpito tutti i presenti: era così vera, nello sguardo, nei colori, e soprattutto nella pelle!
La pelle, aveva spiegato una ricercatrice presente, è creata con un materiale molto simile alla cute umana, il Frubber [a qualcuno ricorderà il film FLUBBER di Robin Williams], un elastomero creato
artificialmente, caratterizzato da una porosità e da una struttura
cellulare tali da permettere una naturale riflessione della luce [tipica
della pelle umana] ed anche di assecondare i movimenti del volto provocati dai 48 muscoli sottostanti.
Se pensiamo che un essere umano muove
solamente 12 muscoli facciali per sorridere, e almeno 72 per fare il
broncio, non è da sottovalutare il risultato dei ricercatori.
I 48 muscoli di FACE sono anche questi rigorosamente artificiali e mossi da servomotori. FACE è dunque un androide biometrico di genere femminile, capace di riprodurre le espressioni facciali, le emozioni umane
e soprattutto di interagire. Una delle problematiche da non
sottovalutare e che potrebbe scaturire nel bambino in una reazione di
rifiuto, oltre al timore del primo incontro, deriva dall’impercettibile
rumore [per le nostre orecchie] generato dal movimento dei servomotori
che invece potrebbe essere captato dalla raffinata sensibilità uditiva
propria dei soggetti autistici.
Dopo il ritorno dell’eugenetica, l’avvento
del Transumanesimo nell’autismo [pur con nobili propositi
riabilitativi] si avvicina sempre più pericolosamente il momento in cui
sarà molto difficile contrastare i concetti di coloro che [erroneamente]
considerano i nostri figli “robotici“.
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