91 anni fa, il 20 gennaio 1925, nacque Ernesto Cardenal, poeta, sacerdote, rivoluzionario, scrittore, politico nicaraguense.
Ricordiamolo con questa sua poesia:
Il cellulare
Parli nel tuo cellulare, e parli e parli.
Senza sapere come è stato fatto e meno ancora come funziona, però che importa.
La cosa grave è che non sai, come nemmeno io sapevo, che molti
muoiono in Congo, migliaia e migliaia, per quel cellulare muoiono in
Congo.
Nelle loro montagne c’è il coltan, oltre a oro e diamanti. Usato per i condensatori dei telefoni cellulari.
Per il controllo dei minerali, corporazioni multinazionali fanno questa guerra infinita.
Cinque milioni di morti, in 15 anni, e non vogliono che si sappia.
Paesi di immensa ricchezza, con popolazione poverissima. L’ottanta
per cento delle riserve mondiali di coltan stanno in Congo. Il coltan vi
giace da 3.000 milioni di anni.
Nokia, Motorola, Compaq, Zenith, comprano il coltan. Anche il Pentagono, anche la corporation del New York Times, e non vogliono che si sappia.
Non vogliono che la guerra finisca, per continuare a strappare il
coltan. Bambini da sette a 10 anni estraggono il coltan, perché i loro
piccoli corpi entrano nei piccoli buchi, per 25 centesimi
al giorno.
E muoiono mucchi di bambini per il pane del coltan, martellando la pietra che cade loro addosso. Anche il New York Times non vuole che si sappia.
E’ così che non si sa, di questo crimine organizzato delle
multinazionali. La Bibbia identifica: giustizia e verità e l’amore e la
verità, quindi l’importanza della verità, che li farà liberi.
Anche della verità del coltan.
Coltan dentro il tuo cellulare, in cui parli e parli.
Di Carlos Riba Garcìa; da: rebelion.org; 21.1.2016
(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria
“G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto S.Giovann
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