involuzione

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Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

venerdì 22 luglio 2016

il cyberbullismo al femminile raccontato a Teatro

Per I Solisti del Teatro, al Giardino della Filarmonica arriva Girls Like That

Girls Like That: il cyberbullismo al femminile raccontato a Teatro

Definito dal Guardian “un’indagine onesta su una generazione di non-sorelle” in grado di porre “domande scomode”, arriva a Roma e per la prima volta in Italia, Girls Like that, dell’autore inglese Evan Placey.

Utente: patriziapatti
 
22 / 7 / 2016
Definito dal Guardian “un’indagine onesta su una generazione di non-sorelle” in grado di porre “domande scomode”, arriva a Roma e per la prima volta in Italia, Girls Like that, dell’autore inglese Evan Placey.
Interpretato da Flaminia Cuzzoli, Flavia Mancinelli, Diletta Maselli e Ottavia Orticello, con la regia di Emiliano Russo, l’opera sarà ospitata dai Giardini della Filarmonica, all’interno della manifestazione I solisti del teatro, giovedì 28 luglio alle ore 21.30.
Ragazze, ragazzi, femminismo, amicizia, percezione di sé e del branco, cyber bullismo e responsabilità individuale: sono questi i temi affrontati da Evan Placey in Girls Like That, promosso in Italia dall’Associazione di promozione sociale Upnos, con il patrocinio  dell´Accademia Nazionale d´Arte Drammatica "Silvio d´Amico"Teatro.
Un’opera coinvolgente, stimolante e quanto mai attuale, che esplora come il concetto di femminismo sia cambiato nel corso del tempo e cosa questo significhi per le nuove generazioni, le generazioni digitali. Un testo pieno di spunti – dal crimine ai social network, passando per il cyberbulling-  che coinvolgono tutti e, soprattutto, i giovani
Quando una foto di Scarlett nuda si diffonde in pochi minuti per tutta la scuola e sui social network, la reazione delle sue compagne è spietata. Le ragazze infatti, precedentemente sue intime amiche, prendono le distanze da Scarlett, mostrandosi in tutta la loro perfidia e facendo emergere le loro paure sul rendere pubbliche la propria immagine e la propria sessualità. E quando anche la foto di Russel – il ragazzo più cool di tutta la scuola- diventa virale, viene altresì svelato il diverso trattamento a cui vengono sottoposti i due sessi. Quanto a lungo potrà rimanere in silenzio Scarlett?
GIRLS LIKE THAT, considerato in Inghilterra un esempio di teatroragazzi, trova oggi in Italia un placement di più ampia risonanza come teatro civile, dalla commedia brillante allo stand-up, passando per il devising theatre.
Evan Placey è il drammaturgo di riferimento del National Theatre, dal 2010 a oggi ha vinto il King’s Cross Award per la Nuova Drammaturgia, Canada’s RBC National Playwriting Competition, Samuel French Canadian Play Contest, Brian Way Award 2012 ed altri premi.
La prima italiana di Girls Like That sarà a Roma, presso i Giardini della Filarmonica, Via Flaminia 118, il 28 luglio 2016 alle ore 21.30

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