involuzione

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Poche cose abbiamo imparato dalla storia all'infuori di questa: che le idee si condensano in un sistema di ortodossia, i poteri in una forma gerarchica e che ciò che può ridare vita al corpo sociale irrigidito è soltanto l'alito della libertà, con la quale intendo quella irrequietezza dello spirito, quell'insofferenza dell'ordine stabilito, quell'aborrimento di ogni conformismo che richiede spregiudicatezza mentale ed energia di carattere.
Io sono convinto che se non avessimo imparato dal marxismo a vedere la storia dal punto di vista degli oppressi, guadagnando una nuova immensa prospettiva sul mondo umano, non ci saremmo salvati. O avremmo cercato riparo nell'isola della nostra interiorità o ci saremmo messi al servizio dei vecchi padroni. Ma tra coloro che si sono salvati, solo alcuni hanno tratto in salvo un piccolo bagaglio dove, prima di buttarsi in mare, avevano deposto, per custodirli, i frutti più sani della tradizione intellettuale europea: l'inquietudine della ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose.
Norberto Bobbio

lunedì 9 aprile 2012

Pandemrix collegato scientificamente a un aumento del 1700% di narcolessia nei bambini

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I danni alla salute nel lungo termine causati dalla grande truffa dei vaccini anti influenza suina H1N1, “pandemia” bufala del 2009, e in particolare della campagna di vaccinazione di massa che venne organizzata, stanno già diventando evidenti sotto forma di una malattia autoimmune.
Una nuova revisione pubblicata sulla rivista Public Library of Science ONE conferma che il Pandemrix, uno dei tre vaccini contro l’influenza suina prodotto dalla GlaxoSmithKline [GSK], è responsabile di aver causato un aumento fino al 1700% della narcolessia tra i bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 17 anni.
La notizia è stata riportata in varie salse dalle principali testate giornalistiche al mondo quali il The Guardian, The Telegraph, The Daily Mail; stampa italiana non pervenuta [a parte il Tg3 di luglio 2011] benchè il Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia avesse già diramato più di una nota [in tempi non sospetti] in merito alla delicata questione di sicurezza e farmacovigilanza.  
Un gruppo di scienziati finlandesi ha determinato che la narcolessia è aumentata significativamente dopo le campagne di vaccinazione di massa con Pandemrix. I dati compilati hanno rivelato che tra il 2002 e il 2009, il tasso di narcolessia tra bambini e adolescenti al di sotto dei 17 anni era 0,31 ogni 100.000. Ma nel 2010, il numero ha subìto un’impennata a 5.3 ogni 100.000, che rappresenta un aumento percentuale del 1700%.
Allo stesso modo, un’altra ricerca firmata da Markku Partinen [uno degli autori dello studio sopracitato] della Clinica per il Sonno di Helsinki [Centro di Ricerca Vitalmed, Helsinki, Finlandia] e Hanna Nohynek dell’Istituto Nazionale per la Salute e il Benessere in Finlandia, ha determinato un collegamento tra Pandemrix e la narcolessia [raccogliendo dati in bambini nati tra gennaio 1991 e dicembre 2005]. I bambini non vaccinati con Pandemrix sono stati considerati a  rischio minore [circa del 1300%] di sviluppare la narcolessia rispetto ai bambini che sono stati vaccinati con Pandemrix.
Ma siccome l’oggetto di polemica è un vaccino, i ricercatori si sono affrettati a inserire diversi avvertimenti alle loro evidenze che deviano qualche responsabilità ad altre cause potenziali. Nelle loro morbide conclusioni, politicamente corrette, i ricercatori hanno affermato che “considerano probabile che la vaccinazione Pandemrix contribuisca, forse insieme ad altri fattori ambientali, a questo aumento nei bambini geneticamente suscettibili.” Questa frase è riportata migliaia di volte al riguardo della sindrome autistica per la quale non esiste ad oggi una codifica genetica.
Eppure i risultati sono abbastanza forti e hanno spinto i funzionari alla salute preposti in Gran Bretagna ad iniziare una propria indagine in merito al Pandemrix come causa di narcolessia nei bambini.
Anche se la Health Protection Agency [HPA] della Gran Bretagna ha dichiarato che il vaccino contro l’influenza stagionale non è legato alla narcolessia, l’agenzia è fortemente preoccupata perchè il Pandemrix è di formulazione differente e potrebbe non essere necessariamente sicuro per i bambini. Anche questo caso ricorda tutta la storia legata al vaccino MMR.
E’ stato già confermato scientificamente nel 2009 che la narcolessia è una malattia autoimmune caratterizzata dalla mancanza di cellule del cervello che sono responsabili nella produzione di ipocretina, un ormone che promuove la veglia.
Il fatto che il sistema immunitario possa essere responsabile della distruzione delle cellule che producono l’ipocretina era già stato indicato da una sostanziosa letteratura scientifica che sottolineava il legame tra la narcolessia e una variante di un gene appartenente all’antigene leucocitario umano, o HLA, un “superlocus” di geni localizzati sul cromosoma 6, cruciale per il funzionamento del sistema immunitario.
La maggior parte dei disturbi autoimmunitari è associata a varianti dell’HLA. E’ per questo motivo che questo esame [associato ad altri ben definiti] risulta particolarmente indigesto ai centri vaccinali quando viene richiesto come “esame preventivo” prima di una vaccinazione, benchè dovrebbe essere garantito a tutti i genitori che lo richiedono a tutela del proprio figlio o della propria figlia secondo le disposizioni legislative stabilite all’art 7 della Legge 210/92 [INDENNIZZO A FAVORE DEI SOGGETTI DANNEGGIATI DA COMPLICANZE DI TIPO IRREVERSIBILE A CAUSA DI VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, TRASFUSIONI] che, tra l’altro, comporta una responsabilità professionale penalmente rilevante al medico vaccinatore che omette ai genitori l’informazione in merito alle reazioni avverse causate dai vaccini.
Sulla base di questi risultati, che furono pubblicati nel 2009 sulla rivista Nature Genetics, si può in realtà confermare che il Pandemrix è responsabile di una stimolazione del sistema immunitario che distrugge le cellule cerebrali deputate alla produzione di un ormone vitale per i bambini piccoli.
Il Pandemrix, vaccino influenzale pandemico anti-H1N1 prodotto dalla GlaxoSmithKline è ufficialmente vietato alla somministrazione in soggetti al di sotto dei 20 anni perchè colpevole di aver causato disabilità in decine di bambini [come da disposizione EMEA], era finito nuovamente sul banco degli imputati ad agosto 2011 quando un medico ricercatore svedese ha trovato in esso metalli tossici [Arsenico e Stagno] e veleni mortali in quantità signficativa.

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