Ancora
una volta il mio principale account è stato bannato da Facebook per 30
giorni. In un messaggio ricevuto «Recentemente hai postato una
pubblicazione che ha violato le regole di Facebook, per questo il tuo
account è stato temporaneamente bloccato» ed ha avvertito di non
ripetere la violazione delle regole della comunità. Pensate io abbia
postato qualcosa di sovversivo?
Pornografia, appelli estremisti, accesi scontri interetnici?
Sbagliate.
Sono stato bannato per il materiale «Triste elenco del Donbass - i
bambini che sono morti durante la guerra non c'è. Non c’era altro che
l’elenco dei bambini e la fotografia di una lapide ai caduti dei
bombardamenti dell’esercito ucraino
Per
questo sono stato bloccato per 30 giorni, anche per questo materiale
completamente innocuo. Ecco il social americano più «democratico» del
mondo filtra i materiali. Nel frattempo tutti i tipi di insulti da parte
dei nazionalisti ucraini che chiedono di ammazzare i «Koloradov*» e «Vatnikov*» sono coerenti con le norme di questa comunità
*
Koloradov: termine in uso in Ucraina dopo il colpo di stato
anticostituzionale del Majdan (2014) assai dispregiativo nei confronti
della popolazione russa. Dal nome del coleottero che ricorda i colori
del Nastrino di San Giorgio che i russi portano ogni 9 maggio per
ricordare la Vittoria nella Grande guerra patriottica contro il
nazifascismo
*
Vatnikov: termine razzista in uso in Ucraina dopo il colpo di stato
anticostituzionale del Majdan (2014). Dal nome del capo di abbigliamento
pesante “Vatnik” ad uso delle popolazioni sovietiche: esercito,
lavoratori in mansioni all’aria aperta, carcerati
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