Lo slogan "tutto andrà bene" è presente su molti balconi in Italia. È un rituale apotropaico collettivo, che scaccia la sfortuna, essenziale in un momento come questo, tutti abbiamo bisogno di sentirci uniti e forti, di guardare al futuro con speranza.
Ma a questo slogan aggiungerei qualche parola in più, direi "Tutto andrà bene ... perché ti faremo pagare!"
Non imparare da ciò che sta accadendo in questi mesi in Italia e nel resto del mondo non sarebbe solo un peccato, ma sarebbe criminale, irresponsabile, paradossale.
Non puoi considerare la salute delle persone come un costo per ridurre, contenere, ridurre; la ricerca non può essere ridotta a una sola luce.
Diciamolo, urlalo, scrivilo ... "Andrà tutto bene ... perché ti faremo pagare per questo", perché hai speso decine di miliardi sul TAV (il treno ad alta velocità Torino- Lione) e per acquistare decine di aerei da combattimento F35 e averli rimossi dalla salute pubblica; perché hai assegnato centinaia di miliardi a banche e rimborsi del debito, hai dimezzato il numero di letti e rianimazioni, chiuso dozzine di ospedali, allungato le liste di attesa per i test diagnosi e operazioni, rendendo il trattamento e la prevenzione inaccessibili a milioni di persone; perché in nome di bilanci in pareggio, patto fiscale, vincoli alla spesa pubblica nell'Unione europea, hai smantellato lo stato sociale e i diritti delle persone, dei lavoratori, dei lavoratori precari e dei pensionati, pezzo per pezzo. Perché hai donato intere città a lobby sanitarie private.
Se non li accusiamo (politicamente parlando, ovviamente ...) tutto non andrà per niente bene ...
Fonte: Investig'Action
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